Sull'onda del movimento delle occupazioni del Maggio '68, si è sviluppata a sinistra del Partito Comunista e della CGTuna congerie di piccole organizzazioni che si richiamano al trotzkismo, al maoismo e all'anarchismo. Malgrado la scarsa percentuale di lavoratori che hanno raggiunto i loro ranghi, queste organizzazioni pretendono di contendere a quelle tradizionali il controllo della classe operaia, di cui si proclamano l'avanguardia.
L'ingenuità di simili pretese può far sorridere. Ma sorridere non basta. Occorre andare oltre, e comprendere per quale ragione il mondo moderno produce questi burocrati estremisti: strappare il velo della loro ideologia, per scoprirne l'autentico ruolo storico. I rivoluzionari devono smarcarsi quanto più possibile dalle organizzazioni gauchistes, e mostrare come, lungi dal minacciare l'ordine del vecchio mondo, la loro azione possa soltanto, nel migliore dei casi, determinarne un ricondizionamento. Cominciare a criticare queste organizzazioni, significa preparare il terreno al movimento rivoluzionario che dovrà liquidarle, pena l'esserne liquidato.