Il comunismo è e rimane l'unica prospettiva di superamento positivo della società capitalistica. Ma quest'ultima, malgrado le sue traversie, pare divenuta un orizzonte insuperabile, e le forze protese al suo abbattimento sono oggi ridotte alla clandestinità e alla dispersione, se non al disorientamento. L'epoca del movimento operaio tradizionale, delle transizioni socialiste e dei loro programmi si è da tempo conclusa. Il patrimonio delle lotte e delle correnti teoriche del passato richiede un riesame profondo per separare ciò che è vivo da ciò che è morto. Il rapporto intercorrente tra le lotte quotidiane del proletariato, i movimenti interclassisti di massa dell'ultimo decennio e la rottura rivoluzionaria possibile appare più enigmatico che mai. La teoria comunista richiede nuovi sviluppi, per essere restaurata nelle sue funzioni. La necessità di affrontare questi nodi ci interpella in prima persona, come dovrebbe interpellare tutti i sostenitori del «movimento reale che abolisce lo stato di cose presente». I nostri mezzi sono a misura alle nostre forze: modesti. Impossibile in queste condizioni pretendere di essere i fautori unici e infallibili di una rifondazione teorica che arriverà a maturità solo in un futuro non prossimo. Ma è solo iniziando a camminare che si cominciano a tracciare strade percorribili.

venerdì 29 giugno 2012

Alcuni elementi per meglio comprendere la primavera del Québec

Amer Simpson

In Québec, la crisi economica non si manifesta direttamente. Poiché il tasso di disoccupazione non è schizzato alle stelle come negli Stati Uniti, la maggior parte della gente crede ancora che il Canada se la possa cavare, e quasi tutti pensano che il paese non sia in crisi. Le ragioni per le quali il Canada e il Québec sono in grado di assorbire gli effetti diretti della crisi, non saranno analizzate in questa sede. Ad ogni modo, considerando che la crisi riguarda un capitalismo mondializzato, il Canada e le sue province non sono esentate dall'applicare a loro volta piani di austerità che permettano ai capitali internazionali di rivalorizzarsi e alle imprese finanziarie di rimpolpare le casse. Dunque, sebbene gli effetti della crisi siano stati bene o male ammortizzati dalle politiche governative, gli stessi governi che hanno attuato queste politiche devono ora rendere conto alle grandi istituzioni capitalistiche. L'aumento delle tasse scolastiche fa parte del piano di austerità che il governo di Jean Charest, Primo Ministro del Québec, deve applicare.

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venerdì 15 giugno 2012

«Théorie Communiste»: chi siamo

[...] La questione teorica centrale diventa quindi la seguente: come può il proletariato, agendo in quanto classe del modo di produzione capitalistico, nella sua contraddizione con quest'ultimo, abolire le classi e dunque se stesso, ovvero produrre il comunismo? Qualsivoglia risposta a questa domanda faccia riferimento a una generica umanità che il proletariato conserverebbe, o a un'attività umana esistente sotto la superficie del lavoro, non solo si intrappola da sé in un enigma filosofico, ma ritorna sempre alla necessità di dover affermare che la lotta di classe del proletariato può andare oltre se stessa solo se esprime e afferma qualcosa di più di ciò che è (possiamo trovare un approccio simile nelle attuali formalizzazioni teoriche del “movimento di azione diretta”). L'operaio sudato viene rimpiazzato dall'Uomo, ma il problema non cambia, rimane quello della Aufhebung.

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