Il comunismo è e rimane l'unica prospettiva di superamento positivo della società capitalistica. Ma quest'ultima, malgrado le sue traversie, pare divenuta un orizzonte insuperabile, e le forze protese al suo abbattimento sono oggi ridotte alla clandestinità e alla dispersione, se non al disorientamento. L'epoca del movimento operaio tradizionale, delle transizioni socialiste e dei loro programmi si è da tempo conclusa. Il patrimonio delle lotte e delle correnti teoriche del passato richiede un riesame profondo per separare ciò che è vivo da ciò che è morto. Il rapporto intercorrente tra le lotte quotidiane del proletariato, i movimenti interclassisti di massa dell'ultimo decennio e la rottura rivoluzionaria possibile appare più enigmatico che mai. La teoria comunista richiede nuovi sviluppi, per essere restaurata nelle sue funzioni. La necessità di affrontare questi nodi ci interpella in prima persona, come dovrebbe interpellare tutti i sostenitori del «movimento reale che abolisce lo stato di cose presente». I nostri mezzi sono a misura alle nostre forze: modesti. Impossibile in queste condizioni pretendere di essere i fautori unici e infallibili di una rifondazione teorica che arriverà a maturità solo in un futuro non prossimo. Ma è solo iniziando a camminare che si cominciano a tracciare strade percorribili.

domenica 21 dicembre 2014

Marx e la comune agricola russa: cui prodest?

Il Lato Cattivo   

[...] Non manca di suscitare la nostra curiosità, il fatto che un certo numero di commentatori attuali attribuiscano particolare rilevanza al carteggio Marx-Zasulic sull'obščina (la comune agricola russa). Fra gli altri, il recente libro di Ettore Cinnella, L'altro Marx (Della Porta, Cagliari-Pisa 2014) ne ricostruisce interamente la genesi – e ben poco gli si può eccepire dal punto di vista strettamente documentario. Ma – come dicevamo – nessuna interpretazione è innocente, e ciò dovrebbe far riflettere sulle ragioni per le quali questo tassello della produzione teorica marxiana, acquisisca interesse per i contemporanei e possa divenire, per taluni, una sorta di nuova pietra angolare.