«La
limitatezza della diffusione delle analisi che i comunisti sono
costretti a effettuare, non segnala una deficienza tecnica da parte
loro. Se è vero che i comunisti hanno sul resto del movimento il
vantaggio di una visione più chiara e più generale dei fini e delle
condizioni d'insieme dell'emancipazione del proletariato, è
completamente falso pensare che la crisi rivoluzionaria dipenda dalla
diffusione, dall'assimilazione da parte di questo movimento di tale
visione generale. In tal caso l'esistenza quotidiana dei comunisti
consisterebbe ancora una volta nel proporre dei principi a un
movimento reale, oppure nel far propria la confusione di questo
movimento.
«La
teoria si realizza in una classe solo quando è espressione dei
bisogni concreti e immediati di questa classe. In effetti
l'appropriazione da parte del proletariato della sua teoria non è un
processo intellettuale, ma pratico; esso si appropria della sua
teoria trasformandola immediatamente in prassi.»
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