Anonimo
Il negazionismo persegue il camuffamento
sistematico del genocidio perpetrato dai nazisti, nel momento stesso in cui essi
lo compiono. A Sobibor, campo di pura e semplice messa a morte in massa, i
nazisti avevano inizialmente sepolto i cadaveri in alcune fosse, ma le
riaprirono per bruciare le prove del crimine. Si vede chiaramente che la
negazione del genocidio, e in particolare la negazione dell'esistenza delle
camere a gas, non fu una trovata post
festum e tardiva, ma fu attuata tale e quale sin dall’inizio. Le camere a
gas sono esistite, lo sterminio degli ebrei fu una necessità funzionale per la
Germania nazista nella sua guerra all'Est (decisione allora estesa a tutte le
zone occupate). Che il capitale – nel compimento del suo passaggio al dominio
reale, nel corso della Seconda Guerra mondiale, nell’area europea centrale ed
orientale – abbia prodotto lo sterminio degli ebrei, non ha, per qualsiasi
analisi del modo di produzione capitalistico, alcunché di inspiegabile:
compimento della formazione degli Stati-nazione; eliminazione delle fedeltà
intermedie a comunità particolari in opposizione alla comunità astratta del
cittadino; universalizzazione dell'individuo della società civile nel proprio
rapporto allo Stato; eliminazione di un proletariato refrattario e in parte
organizzato sulla base di questa particolarizzazione comunitaria; concorrenza
all'interno della piccola borghesia; eliminazione della particolarizzazione
della circolazione del capitale-denaro etc. Tutto questo, organizzato in un
razzismo di Stato.