Amer Simpson
[Il testo che segue, originariamente pubblicato in
francese su dndf.org, è la risposta a un articolo apparso sul sito
spagnolo comunizaciòn.org nel giugno 2011, con il titolo Una vez màs: debate
sobra la comunizaciòn. Entrambi i testi furono pubblicati, in traduzione italiana, sul n. 1 de “Il Lato Cattivo” (Un
dibattito sull’insurrezionalismo). Il titolo è redazionale.]
La corrente insurrezionalista è una produzione teorica allo stesso titolo dell'insieme degli altri atti e discorsi che sono prodotti dal corso quotidiano della lotta di classe. Infatti, è la lotta a produrre la sua teoria, attraverso l'insieme delle pratiche che cercano di rispondere a una situazione particolare, all'interno di una congiuntura che detta il ritmo della lotta stessa. La produzione capitalistica produce storicamente il proprio superamento, ma lo produce in quanto pluralità di lotte disperse dentro le categorie del capitale, essendo ciascuna il contenuto della fase attuale della lotta di classe. Le lotte sono dunque teoriche: sono esse che producono l'insieme dei contenuti che le differenti correnti ideologiche traducono in maniera più o meno adeguata. Nessuno è in grado di fornire una risposta complessiva, ma soltanto una risposta adeguata ad alcuni problemi particolari sulla base di una prospettiva generale. In queste condizioni, tutti hanno qualcosa da dire, poiché tutti si confrontano con la medesima situazione a partire da posizioni differenti. Ecco perché la corrente insurrezionalista è coinvolta e messa a confronto con le lotte tanto quanto la corrente comunizzatrice. [...]