venerdì 28 febbraio 2014

Ultrasinistra e negazionismo

Anonimo

Il negazionismo persegue il camuffamento sistematico del genocidio perpetrato dai nazisti, nel momento stesso in cui essi lo compiono. A Sobibor, campo di pura e semplice messa a morte in massa, i nazisti avevano inizialmente sepolto i cadaveri in alcune fosse, ma le riaprirono per bruciare le prove del crimine. Si vede chiaramente che la negazione del genocidio, e in particolare la negazione dell'esistenza delle camere a gas, non fu una trovata post festum e tardiva, ma fu attuata tale e quale sin dall’inizio. Le camere a gas sono esistite, lo sterminio degli ebrei fu una necessità funzionale per la Germania nazista nella sua guerra all'Est (decisione allora estesa a tutte le zone occupate). Che il capitale – nel compimento del suo passaggio al dominio reale, nel corso della Seconda Guerra mondiale, nell’area europea centrale ed orientale – abbia prodotto lo sterminio degli ebrei, non ha, per qualsiasi analisi del modo di produzione capitalistico, alcunché di inspiegabile: compimento della formazione degli Stati-nazione; eliminazione delle fedeltà intermedie a comunità particolari in opposizione alla comunità astratta del cittadino; universalizzazione dell'individuo della società civile nel proprio rapporto allo Stato; eliminazione di un proletariato refrattario e in parte organizzato sulla base di questa particolarizzazione comunitaria; concorrenza all'interno della piccola borghesia; eliminazione della particolarizzazione della circolazione del capitale-denaro etc. Tutto questo, organizzato in un razzismo di Stato.