«Théorie Communiste»
Ciò che, da un
lato, per “quelli che stanno in alto”, è l'impossibilità di
continuare a sfruttare e a governare come prima, dall'altro lato, per
la classe sfruttata, per “quelli che stanno in basso”, nella loro
infinita diversità, è la rimessa in questione della propria
esistenza di classe dentro questa impossibilità di vivere come
prima. Nella sua contraddizione al capitale, è la propria
esistenza come classe che quest'ultima si trova ad affrontare, è la
propria lotta necessaria in quanto classe a diventare una
contraddizione per se stessa. Dal lato del proletariato, con la
scomparsa dell'identità operaia, la situazione comune agli sfruttati
non è più nient'altro che la loro separazione. La tensione
all'unità esiste nello scontro con le separazioni; ma allora essa è
identica alla produzione dell'appartenenza di classe come una
costrizione esteriore. La crisi attuale è una crisi del rapporto
salariale, tanto come capacità di valorizzazione del capitale,
quanto come capacità di riproduzione della classe operaia in quanto
tale.