giovedì 16 giugno 2016

Una primavera senza sole

Sul movimento di lotta contro la Loi-Travail in Francia

Alcuni comunisti della regione parigina  

[Volantino distribuito a Parigi, in occasione della manifestazione nazionale contro la Loi-Travail del 14 giugno 2016]
 
Questo testo vuole essere un contributo all'auto-comprensione del movimento sociale attuale; esso non aspira alla neutralità, né ad un consenso unanime: si tratta piuttosto di un tentativo di bilancio critico e di parte, che si propone di mettere in rilievo la specificità e i limiti del movimento. Di fronte a questi limiti, non abbiamo soluzioni miracolose da proporre; tuttavia pensiamo che essi debbano essere nominati e discussi, affinché altre vie diventino anche solo pensabili – tanto più che il rischio che il movimento venga seppellito a breve termine, non è trascurabile.

lunedì 6 giugno 2016

Il Lato Cattivo n. 2 - Editoriale

È in uscita a giugno il secondo numero della rivista (60 pagine, 3 euro). Qui di seguito è possibile scaricare integralmente l'Editoriale e l'Indice. Per ordini scrivere a: il.lato.cattivo@gmail.com

[…] non si può salvare una costruzione teorica a costo di sacrificare la realtà; ma nemmeno darsi ad un puro elogio del presente, a discapito di un solido inquadramento teorico. Siamo allora tornati per l'ennesima volta alla sorgente – che non poteva che voler dire: a Marx – allo scopo di giungere ad una comprensione della fase attuale che fosse il più dialettica possibile, che contenesse cioè nella comprensione positiva delle cose, anche il loro ineluttabile tramonto, la loro distruzione necessaria. Quella che nel primo numero de «Il Lato Cattivo» compariva come «l'epoca delle rivolte» […] si precisa come una fase di rivolte politiche caratterizzate dall'interclassismo e dall'egemonia della classe che meglio esprime questo interclassismo: la classe media. Anche qui, sarebbe stato facile accomodarsi sul carattere «transitorio» di questi dati, dirsi semplicemente: passerà. Ma bisogna essere in grado di spiegare perché. Ovvero: (far) intravvedere in cosa potrebbe consistere il superamento di questa fase, il suo ineluttabile tramonto; mostrare, insomma, che la rivoluzione comunista non è un'immensa manifestazione di piazza o un «movimento sociale», estesi su scala mondiale. In un testo di gioventù, Marx scrive: «La rivolta industriale […] può essere parziale fin che si vuole, essa racchiude in sé un'anima universale; la rivolta politica può essere universale fin che si vuole, essa cela sotto le forme più colossali uno spirito angusto». Per riprendere e riattualizzare la formula, era necessario trasporla nella configurazione odierna del «geroglifico sociale»: individuare i fondamenti della «rivolta politica» e della «rivolta industriale», e la frontiera che le separa; cogliere il processo attraverso il quale (oggi) la prima assorbe la seconda; figurarsi il processo inverso – rovesciamento della praxis! – per mezzo del quale la seconda potrebbe (domani?) dissolvere la prima. Cos'è oggi questo «spirito angusto» della «rivolta politica»? Che ne è della «rivolta industriale» e della sua «anima universale»?