«Théorie Communiste»
[…] La
questione della relazione tra essenza e forme di manifestazione ci conduce a
quella del feticismo. Quanto abbiamo
detto su questa relazione ci porta a non cercare un punto di vista sul
feticismo che abbia il privilegio di non esserne vittima e che ci autorizzi a
dire: «ecco il feticismo!». È il feticismo stesso che in quanto tale si dà
per ciò che è, in maniera interna, ingenuamente, poiché non è un velo che
copre la realtà, ma una pratica sociale che definisce la realtà stessa.
Concretamente – saremmo tentati di dire empiricamente –
le classi sociali e la loro contraddizione non si costruiscono e non si
manifestano a se stesse svelando il feticismo, ma grazie ad esso,
all'interno del suo movimento (ancora una volta, siamo spinoziani e non
cerchiamo l'essere al di fuori dei suoi attributi!).