lunedì 19 dicembre 2011

Il "rinnegato" Kautsky e il suo discepolo Lenin

Jean Barrot (1969)

   Le tre fonti del marxismo: l’opera storica di Marx presenta un interesse storico modesto. Kautsky è stato indiscutibilmente l’ideologo della II Internazionale e l’uomo più potente all’interno del suo partito, il partito socialdemocratico tedesco (SPD). Guardiano dell’“ortodossia”, veniva considerato, quasi universalmente, il maggiore conoscitore dell’opera di Marx ed Engels, e il loro interprete principale. Le posizioni di Kautsky rappresentano dunque una testimonianza di tutta un’epoca del movimento operaio, e meritano di essere conosciute, non foss'altro che per questo motivo. Questo opuscolo si incentra su una questione centrale per il movimento proletario: il rapporto tra la classe operaia e la teoria rivoluzionaria. La risposta che Kautsky dà a tale questione, rappresenta il fondamento teorico della pratica e dell’organizzazione di tutti i partiti che costituivano la II Internazionale, e quindi anche del partito socialdemocratico russo (inclusa la sua frazione bolscevica), membro “ortodosso” della II Internazionale fino al 1914, cioè fino al crollo di quest’ultima di fronte alla Prima guerra mondiale.

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